Discarica

Scapigliato è oggi la discarica più grande della Toscana ed una delle più evolute in termini di assetto gestionale a livello nazionale e rappresenta un elemento strategico per la gestione dei rifiuti sul territorio regionale. Il quantitativo autorizzato di conferimento annuo nella discarica, definito con una logica di progressiva diminuzione, ad oggi, con la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale, è di circa 400mila tonnellate di rifiuti e si attesterà a 330.000 nel 2029.

I rifiuti in ingresso a Scapigliato sono per circa il 13% di derivazione urbana, ovvero quelli provenienti dalle nostre case, destinati all’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB), e per il rimanente speciali non pericolosi (87%), provenienti, cioè, da impianti di trattamento dei rifiuti anche derivanti dalla raccolta differenziata, da attività industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi, destinati alla discarica. Parte dei rifiuti speciali non pericolosi in ingresso a Scapigliato (il 24% del totale), vengono trattati e recuperati come Fos (Frazione organica stabilizzata), utilizzata per la copertura giornaliera del fronte di discarica, al posto di materia vergine.

Circa il 71% dei rifiuti proviene dal territorio toscano, mentre il 29% proviene da altre regioni; una ripartizione che rispecchia in gran parte la produzione di rifiuti in Toscana, fatta per 2,27 milioni di t/a di rifiuti urbani e per 10,1 milioni di t/a di rifiuti speciali di derivazione industriale.

Una buona gestione dei rifiuti speciali assume un ruolo determinante, quindi, non solo sotto il profilo ambientale, ma anche per favorire o meno la competitività delle aziende sul territorio: quando non vi sono impianti di prossimità, i rifiuti speciali prodotti dalle attività economiche locali devono essere spediti altrove, con costi – di gestione, di trasporto e ambientali – crescenti.

Pur essendo obiettivi strategici della gestione dei rifiuti, e comunemente condivisi, quello della progressiva riduzione dello smaltimento e quello della massimizzazione del recupero, le discariche rimarranno elemento necessario per la chiusura del ciclo globale della materia.  

Proprio nell’ottica di contribuire sensibilmente allo sviluppo di un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti, la Società ha costruito una nuova strategia, ovvero quella di trasformare Scapigliato in un polo di selezione, trasformazione, recupero e potenziale re-immissione sul mercato del rifiuto come nuovo prodotto ed energia, secondo i principi e la filosofia dell’economia circolare, a fianco della continuità nello smaltimento dei rifiuti garantita da un progetto di ampliamento che permetterà la prosecuzione gestionale di un impianto strategico per il territorio regionale e non solo.

Smaltimento controllato


All’interno della discarica avviene il cosiddetto “smaltimento controllato”, che consiste in una sistemazione dei rifiuti sul suolo, in strati sovrapposti. Un impianto di questo tipo va attrezzato e gestito in maniera da garantire il controllo dei fenomeni fisici, chimici e biologici che in esso si sviluppano. Uno degli aspetti più importanti della gestione di una discarica è appunto il controllo del percolato e del biogas prodotti.

Ottimizzazione dei conferimenti a smaltimento

Il primo obiettivo strategico che ci si pone col progetto “La fabbrica del futuro”, è quello di determinare una progressiva diminuzione dei conferimenti a smaltimento, mantenendo tuttavia un flusso indispensabile per sostenere gli investimenti finalizzati alla trasformazione del Polo impiantistico e garantire il servizio strategico che la discarica rende al territorio regionale per qualificare processi di economia circolare.

Il flusso dei rifiuti si è già ridotto dal momento della presentazione del progetto di circa il 27%. Il programma di progressiva e ulteriore riduzione consentirà di rendere la discarica un elemento sempre più marginale nel ciclo dei rifiuti, anche in sintonia con quanto programmato dalle linee strategiche definite dall’Unione Europea e della stessa Regione Toscana.

Sostenibilità ambientale

La discarica di Scapigliato presenta ampie garanzie dal punto di vista geologico – è stata realizzata all’interno di un banco argilloso profondo molte decine di metri e privo di falde acquifere – e rappresenta un impianto tra i più monitorati della Toscana. Dal 2013, periodicamente, viene inoltre condotta un’analisi di rischio a garanzia di tutela della salute delle persone che lavorano nel Polo impiantistico e di quelle che vivono nel suo intorno, confermando che in un’area di 100 km quadrati non sussistono rischi per la salute umana riconducibili all’impianto.