Obiettivi strategici

Biodigestore anaerobico compostaggio

L’intervento più rilevante de “La Fabbrica del futuro” consiste nella realizzazione di un biodigestore anaerobico in grado di trasformare circa 90mila t/a di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata urbana, ovvero la cosiddetta Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani), in biometano e compost.

Ad oggi il fabbisogno di trattamento di Forsu pianificato in ambito regionale, cresce parallelamente all’incremento delle percentuali di raccolta differenziata ma – impianti di compostaggio tradizionali a parte – vi sono ancora sul territorio regionale troppo pochi impianti moderni, in grado di trasformare i rifiuti organici in energia sotto forma di biometano, come sarà in grado di fare quello di Scapigliato.

Il biodigestore produrrà biometano e ammendante compostato misto. Il biometano, oltre ad essere immesso nella rete di trasporto nazionale che passa vicino agli impianti, verrà utilizzato anche per avviare un impianto di distribuzione per l’autotrazione posto nelle immediate vicinanze del Polo impiantistico, in modo da rifornire direttamente chi vorrà approvvigionarsi a condizioni vantaggiose con un carburante “rinnovabile”: energia pulita a chilometro zero per il territorio.

Anche per il biometano saranno attivate le convenienti condizioni di fornitura al territorio che Scapigliato Energia già attua con l’energia elettrica.

Fabbrica dei materiali

Più un rifiuto è integro, più è recuperabile. L’obiettivo è quello di ottimizzare ulteriormente la gestione dei rifiuti in ingresso favorendone il recupero, sia per quanto riguarda la frazione residua di Rsu (Rifiuto solido urbano), trattata nell’impianto di trattamento meccanico-biologico di Scapigliato che è stato oggetto di un revamping, sia soprattutto per quanto riguarda i rifiuti speciali non pericolosi.

Ad oggi i rifiuti speciali non pericolosi in ingresso a Scapigliato non sono recuperabili: le trasformazioni che vengono effettuate da numerosi soggetti intermedi che si collocano nella filiera di trattamento dei rifiuti, tra chi produce e chi smaltisce, fanno sì che questi rifiuti non abbiano più le caratteristiche per essere trasformati in prodotti. Ciò non significa, tuttavia, che tali rifiuti abbiano subito nel proprio ciclo di gestione il migliore e più evoluto trattamento finalizzato al possibile recupero.

Se, infatti, alcuni di questi flussi di rifiuti fossero sottoposti a processi di selezione più evoluti e raffinati, concepiti per la massimizzazione del risultato economico ma anche ambientale, potrebbero essere ulteriormente valorizzati.

E’ necessaria, per questo, una nuova concezione che garantisca adeguate capacità produttive in termini sia quantitativi che qualitativi, concepite come capacità di poter differenziare anche più prodotti in uscita (dai metalli, alle plastiche, ai semilavorati plastici fino e Combustibile Solido Secondario).

Da queste considerazioni nasce l’idea di realizzare la “Fabbrica dei materiali” di Scapigliato, a partire dal revamping (ammodernamento) del vecchio impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) presente nel Polo impiantistico per il trattamento del rifiuto solido urbano indifferenziato, che costituisce il primo tassello della Fabbrica dei materiali.

Sulla base dei risultati che saranno progressivamente raggiunti nel lavoro di ricerca, verrà sviluppato un secondo tassello della Fabbrica dei materiali, dedicato a una piattaforma di selezione, trattamento e recupero di materiali dai rifiuti speciali.

Centro toscano per l’economia circolare

Con la firma dell’accordo di collaborazione tra Scapigliato Srl, il Comune di Rosignano Marittimo, la Scuola Superiore Sant’Anna, il CNR di Pisa, Confservizi Cispel Toscana, Anci Toscana, Camera di Commercio Industria Artigianato della Maremma e del Tirreno, il 7 ottobre 2016 è stato avviato il “Centro di competenza per l’economia circolare in Toscana”, un polo di ricerca regionale, a cui si aggiungeranno altri soggetti, con competenze scientifiche, tecnologiche e industriali, per dare vita ad una piattaforma che crei prototipi, prodotti e nuove imprese.

Il Centro sarà la culla della sperimentazione di nuove soluzioni per trasformare rifiuti e scarti, con l’intento di portare nuovo valore economico. Sarà anche il luogo dove la domanda di innovazione delle imprese toscane, e anche extraregionali, potrà trovare una concreta risposta attraverso soluzioni tecnologiche e scientifiche, grazie al coinvolgimento dei centri di eccellenza della nostra regione.

Sorgerà nella ex fattoria della Madonnina, acquisita da Scapigliato Srl e adiacente al Polo impiantistico, caratterizzandosi anche come piattaforma di ricerca applicata per il recupero e la trasformazione dei rifiuti in materia prima secondaria.

L’avvio del Centro è garantito anche dall’ottenimento di un finanziamento ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo economico (Mise) come parte del progetto “Beyond the Landfill 4.0”, che Scapigliato sta sviluppando d’intesa con altri partner per un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro.

Serre idroponiche e Incubatore green

Al fine di consolidare pratiche virtuose di economia circolare e incidere positivamente sullo sviluppo agroeconomico del territorio, la Società si è posta l’obiettivo di trasformare i prodotti e i cascami delle proprie attività (come biometano, calore, energia, compost, ecc.) in elementi in grado di promuovere investimenti di particolare valore economico, strategico e ambientale, quali la realizzazione di serre idroponiche in grado di produrre ortaggi con tecnologie e modalità fortemente innovative e di notevole contenimento dell’impatto ambientale.

Analogamente, i programmi che Scapigliato promuove prevedono di utilizzare le strutture acquisite nella fascia di rispetto come terreni e capannoni, per favorire, di intesa con gli operatori economici del settore, la creazione di alcune start-up agricole.

In questo senso, presso il centro per l’economia circolare potranno essere concentrate le attività di supporto alle start-up green e a quelle di carattere tecnologico.

Serre idroponiche e Incubatore green – Pubblicato il Bando per la messa a disposizione di terreni nel Comune di Rosignano Marittimo per la realizzazione di serre idroponiche

Nell’ambito del macro-progetto di riconversione del Polo impiantistico “La Fabbrica del futuro”, Scapigliato ha pubblicato il Bando finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse di privati cittadini, imprese o istituzioni proprietarie di terreni nel Comune di Rosignano Marittimo e interessate a metterli a disposizione per la realizzazione di serre idroponiche. Attraverso questo progetto, Scapigliato, d’intesa col Comune di Rosignano Marittimo, intende perseguire concretamente gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sviluppo socio-economico del territorio, mettendo a disposizione a condizioni favorevoli rispetto a quelle di mercato, ciò che dai rifiuti viene “prodotto” grazie ai propri impianti, ovvero l’elettricità, ricavata dal biogas di discarica, e il biometano, che sarà ottenuto dal nuovo impianto di biodigestione anaerobica. L’operazione permetterà, così, di chiudere in modo virtuoso il ciclo dei rifiuti, seguendo i principi dell’Economia Circolare e riducendo l’utilizzo delle risorse naturali, quali acqua e suolo.

Le serre idroponiche rappresentano, infatti, una delle soluzioni tecnologiche più all’avanguardia del settore agro-industriale e sono caratterizzate da un alto tasso di produttività che garantisce una produzione protetta e controllata, nonché un prodotto migliore dal punto di vista qualitativo.

Le colture che potranno essere prodotte all’interno di questi impianti sono ortaggi, con particolare attenzione alla produzione di pomodori a grappolo di diverse varietà. Gli impianti consentiranno, inoltre, di generare una nuova e significativa offerta occupazionale sul territorio (si stima che per un impianto di 10 ha potranno essere impiegati tra i 140 e i 170 operatori che lavoreranno all’interno di un ambiente particolarmente tecnologico).

Gli interessati possono scaricare il Bando, il modulo da compilare per la manifestazione di interesse (Allegato A) e l’allegato contenente i prerequisiti di idoneità del terreno (Allegato B) qui sotto.  I moduli possono essere inviati tramite posta ordinaria, consegna a mano presso la sede (SR 206, km 16,5 Rosignano Marittimo, LI) o mediante posta elettronica all’indirizzo: leonello.trivelli@scapigliato.it.

Le manifestazioni di interesse saranno valutate da una Commissione Tecnica composta da esperti del settore, rappresentanti del mondo agricolo e rappresentanti delle associazioni datoriali del settore.

Per chiarimenti o informazioni relative al Bando è possibile scrivere all’indirizzo e-mail: innovazione@scapigliato.it o chiamare al numero di telefono 0586/032158.

Scarica

Bando per la messa a disposizione di terreni nel Comune di Rosignano Marittimo per la realizzazione di serre idroponiche

ALLEGATO A Modulo per la manifestazione di interesse

ALLEGATO B Prerequisiti per idoneità terreno

Integrazione col paesaggio – Il Progetto dell’Arch. Mario Cucinella

Oltre 20.000 mq di nuove strutture edilizie a carattere innovativo. Compatibilità ambientale, paesaggistica e valorizzazione architettonica di un nuovo complesso industriale caratterizzato, nel suo insieme, dai contenitori, ma anche i contenuti, di un ambizioso, importante ed impegnativo progetto di valenza strategica per il territorio. In un simile contesto Scapigliato ha previsto un progetto architettonico dall’elevata qualità anche nella sua “forma sostanziale”. La realizzazione di un progetto di architettura ambientale realizzato da uno dei migliori architetti italiani con profilo ed esperienza internazionali, è dunque la conseguenza della ricerca di un nuovo e più avanzato equilibrio territoriale dove aspetti morfologici, paesaggistici e ambientali trovino una sintesi compatibile con il territorio.

L’obiettivo è quello di ridisegnare gli elementi caratteristici della discarica in post gestione, ridefinire l’assetto degli impianti industriali di notevolissima dimensione che, nell’impossibilità di essere “occultati”, devono invece rendersi compatibili con l’ambiente circostante, attraverso colori, forme e linee architettoniche che li valorizzino e li facciano apprezzare, non solo come nuovo Polo industriale, ma anche come opera architettonica.